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ANCHE SE
Pasqua 2012, il messaggio del Vescovo Monsignor Petrocchi
La Pasqua è celebrazione della vittoria di Gesù sulla morte – anzitutto quella segnata dal peccato – e trionfo della vita vera, animata dalla verità e dall'amore.
Siamo immersi in una società che rifulge di luci artificiali – scintillanti, prive però di valore permanente -, ma scarseggia della Luce autentica, quella che splende nella Parola-fatta-carne. Viviamo, dunque, in un'epoca culturalmente frammentata, in cui la molteplicità – invasiva e spesso contraddittoria – dei messaggi determina un labirinto di proposte seducenti, dove è facile smarrirsi. Epoca ricca di superfluo, la nostra, e, al tempo stesso, povera del necessario. Occorre liberarsi dall’ipnosi dell’effimero e del frivolo per cercare, con determinazione, ciò che conta e che non passa (cfr. Lc 10,38-42) cioè, il significato ultimo della vita, per rispondere alle ineludibili domande radicali: "quale è il punto assoluto di partenza? dove andiamo? che senso ha l'esistenza, personale e cosmica? perché il dolore? cosa c'è dopo la morte? quale è il destino finale della storia?[…]".
Messaggio completo:
>>>Pasqua 2012 – Messaggio del Vescovo Mons. Giuseppe Petrocchi<<<
Orme sulla sabbia
ORME SULLA SABBIA
Questa notte ho fatto un sogno,
ho sognato che ho camminato sulla sabbia
accompagnato dal Signore
e sullo schermo della notte erano proiettati
tutti i giorni della mia vita.
Ho guardato indietro e ho visto che
ad ogni giorno della mia vita,
apparivano due orme sulla sabbia:
una mia e una del Signore.
Così sono andato avanti, finché
tutti i miei giorni si esaurirono.
Allora mi fermai guardando indietro,
notando che in certi punti
c'era solo un'orma…
Questi posti coincidevano con i giorni
più difficili della mia vita;
i giorni di maggior angustia,
di maggiore paura e di maggior dolore.
Ho domandato, allora:
"Signore, Tu avevi detto che saresti stato con me
in tutti i giorni della mia vita,
ed io ho accettato di vivere con te,
perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti
più difficili?"
Ed il Signore rispose:
"Figlio mio, Io ti amo e ti dissi che sarei stato
con te e che non ti avrei lasciato solo
neppure per un attimo:
i giorni in cui tu hai visto solo un'orma
sulla sabbia,
sono stati i giorni in cui ti ho portato in braccio"
Margaret Fishback Powers
Celebrazione Penitenziale
Questa sera alle ore 21:00 ci sarà la celebrazione penitenziale. Dell'importanza di questo sacramento ne ha parlato abbondantemente Padre Paolo durante l'omelia la scorsa domenica. Cerchiamo di partecipare tutti, è un'occasione da non perdere.
Credo che il Sacramento della Riconciliazione non sia una cosa che inizi nel confessionale, va medidato prima, attraverso un profondo e sincero esame di coscienza, in modo tale da arrivare davanti al sacerdote, e davanti al Signore, con le idee chiare.
Purtroppo non ricordo più da dove l'ho presa, ma mi piace moltissimo questa riflessione che condivido con voi:
"Inizia ringraziando il Signore: è lui che ti dona di fare questo cammino, in questa comunità, con questi fratelli che sostengono con la preghiera la tua conversione. Ringrazialo anche di tutte le volte che ti ha sostenuto nella fatica della vita; delle persone sante che ti ha fatto incontrare; di tutti i doni di cui ti ha ricolmato.
Se trovi in te mancanze gravi (peccati mortali) confessali con cuore aperto al sacerdote. Cristo ha voluto che ottenessimo il perdono di tutte le nostre colpe gravi confessandole alla sua Chiesa .
Per il resto, scegli uno o alcuni punti su cui lavorare, quelli che ti sembra facciano più acqua. E anche qui apri con fiducia tutto il tuo cuore al Signore. E' lui che ti guida con amore in questo cammino. Decidi di revisionarti spesso su questi punti; ritornaci volentieri nelle prossime confessioni."
Ho trovato molto utile questo documento, che allego. E' un esame di coscienza che segue, come traccia, i Dieci Comandamenti.
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